Si narra che a Roncadello, piccolo paesello della pianura padana forlivese, si facesse il pane più soffice e profumato della terra e la Pierina fosse la più brava di tutte. Un folletto antipatico era talmente invidioso che iniziò a rubarle gli ingredienti. Prima fece sparire la boccetta con le essenze di fiori di campo, poi l’olio, poi le uvette passite ed infine il lievito.

La Pierina non si diede per vinta e alla farina posta sul tagliere aggiunse acqua, un po’ di grasso di maiale ed un pizzico di sale. Impastò con energia il tutto e lo lasciò riposare. Il panetto cominciò a lievitare.

A questo punto il folletto arrabbiato entrò in cucina e schiacciò l’impasto con tutta la forza facendolo sembrare piatto. La Pierina prese la sfoglia e la infornò stando a guardia del forno.

Un odore caldo e buono si diffuse nell’aria. Sfornò il pane e ne diede un pezzetto al folletto che sentendone la bontà volò, arrabbiato, a nascondersi nel bosco.

La Pierina pensando alla farina fatta col grano del suo campo, all’acqua del pozzo della sua aia, al maiale allevato nello stalletto decise di chiamare questo pane schiacciato… piadina!

 

ALLA CASALINGA UTILIZZA UNICAMENTE FARINE DI PURO GRANO ROMAGNOLO

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